Canna fumaria condominiale: quando si può installare?
Tra i tanti aspetti che permeano la vita condominiale, composta per lo più da litigi, discussioni, incomprensioni e tensioni di vario genere, c’è l’installazione della canna fumaria.
I problemi che la canna fumaria può facilmente generare riguardano i fumi emessi dall’impianto (che possono infastidire i condomini), la presenza dei tubi che potrebbero passare vicino a proprietà esclusive (oppure proprio all’interno di un’altra proprietà, come nel caso di balconi e terrazzi) e l’alterazione del decoro architettonico dello stabile.
A regolare le installazioni di canne fumarie intervengono il Codice Civile, le normative comunali ed il regolamento di condominio.
Vediamo quali sono le informazioni più importanti da conoscere a riguardo.
Canna fumaria in condominio: cosa c’è da sapere
La canna fumaria è l’elemento che incanala e dirige i fumi generati dal sistema di riscaldamento, trasportandoli all’esterno di abitazioni, negozi ed edifici.
In ambito condominiale, può essere di uso comune (ed appartenere quindi a tutti i condomini), oppure di proprietà esclusiva (di un solo o una parte di condomini).
Quando è di uso comune, la canna fumaria fa parte dei beni comuni presenti nel condominio (come asserito dall’articolo 1117 del Codice Civile).
Se serve un solo condomino, anche se inserita in un muro comune, sarà di pertinenza esclusiva.
Se un singolo condomino volesse installare una canna fumaria ne ha certamente la possibilità, senza dover richiedere una preventiva autorizzazione dell’assemblea, poiché secondo il principio generale, sancito dal Codice civile: ogni condòmino ha il diritto di utilizzare le cose comuni – come il muro perimetrale esterno destinato ad appoggio e passaggio della canna fumaria – purché non ne modifichi la destinazione e non impedisca ad altri di farne analogo uso.
Le regola da rispettare
- Visto che la canna fumaria è un impianto potenzialmente pericoloso, bisogna rispettare le distanze di sicurezza, indicate in 3 metri dall’articolo 890 del Codice Civile, e la distanza dalle vedute, sempre di 3 metri (articolo 907 del Codice Civile).
- Nonostante sia possibile installare una canna fumaria senza passare attraverso una delibera dell’assemblea, bisogna rispettare la fruizione delle parti comuni, senza che vengano alterate le destinazioni d’uso (articolo 1102 del Codice Civile).
- L’installazione della canna fumaria deve rispettare il decoro architettonico dell’edificio (articolo 1120 del Codice Civile), senza che l’estetica venga quindi alterata.
Per quanto riguarda la ripartizione delle spese, (installazione, manutenzione, pulizia, controlli periodici) le normative stabiliscono quanto segue:
- Se la canna fumaria è condominiale, quindi una parte comune, le spese di installazione e manutenzione spettano a tutti i condomini (articolo 1117 del Codice Civile).
- Se la canna fumaria è invece di proprietà esclusiva, le spese saranno di competenza soltanto del proprietario ed utilizzatore della stessa.
A chi affidarsi per l’installazione della canna fumaria condominiale
Per l’installazione della canna fumaria è necessario affidarsi ad aziende in possesso delle relative certificazioni, che possano quindi rilasciare un certificato di conformità.
Edilfuni, impresa specializzata nell’edilizia acrobatica, può facilmente realizzare interventi di installazione, manutenzione e pulizia della canna fumaria.
Grazie alle tecniche dell’edilizia su fune, che elimina i ponteggi ed utilizza un sistema di corde e funi, Edilfuni può effettuare qualsiasi intervento ad alta quota, in modo rapido, economico e discreto.
Per ricevere un preventivo, del tutto gratuito, sarà sufficiente compilare l’apposito form.