Quick contact info

Introducing a truly professional WordPress theme built to last! We developed Wilmër for all construction & architecture sites.

icon_widget_image 7300-7398 Colonial Rd, Brooklyn, NY 11209, USA icon_widget_image +39 06 40500002 icon_widget_image +39 055 413586 icon_widget_image +39 393 9166540 wilmer2@qodeinteractive.com
permessi per la riparazione del tetto

Edilfuni

Edilizia acrobatica: tutti i lavori che si possono svolgere ad alta quota

L’edilizia acrobatica nasce nei primi anni ‘90 come alternativa all’edilizia classica, introducendo una grandissima novità nel mondo edile: la possibilità di eseguire interventi ad alta quota senza l’ausilio di impalcature e ponteggi.

Affermatasi soprattutto negli ultimi anni, l’edilizia acrobatica riesce a sopperire alla mancanza dei ponteggi grazie ad un sistema composto da funi e corde di sicurezza che permettono di raggiungere i punti più alti di un edificio, il quale dovrà presentare la cosiddetta linea vita, ossia un sistema di fissaggio composto da cavi in acciaio a cui agganciare le corde e mettere in sicurezza gli operatori.

Le strumentazioni utilizzate da questa tecnica d’intervento sono composte da imbragature di sicurezza, casco, guanti, scarpe speciali, moschettoni e corde per l’arrampicata: adottando questi strumenti, l’operatore potrà muoversi e lavorare in piena sicurezza, anche ad altezze molto elevate.

L’edilizia su fune basa il proprio successo su tecniche derivanti direttamente dall’alpinismo, dall’arrampicata e dalla speleologia, applicando il tutto all’edilizia.

Gli interventi eseguibili ad alta quota

L’edilizia acrobatica, come accennato in precedenza, garantisce una serie di lavorazioni edili ad alta quota senza impalcature, rivelandosi particolarmente utile nei centri storici, nelle grandi città ed in tutti quei luoghi dove la conformazione degli edifici non permette il montaggio dei ponteggi, e dove l’ottenimento dei permessi per occupazione di suolo pubblico non è facilmente ottenibile. Vedremo ora in dettaglio tutti i tipi di lavorazione possibili con l’edilizia su fune:

  • Rifacimento facciate – Si interviene sulla facciata del palazzo effettuando rasature complete, che rendono l’edificio esteticamente più bello e garantiscono una protezione esterna alla sporcizia ed agli agenti atmosferici, andando a contrastare l’erosione dovuta al passare del tempo.
  • Messa in sicurezza e rifacimento cornicioni – Vengono rimosse le parti pericolanti che rischiano il distacco, effettuando un rifacimento delle stesse.
  • Montaggio dissuasori per volatili – Si effettua un intervento per posizionare reti anti intrusione oppure dissuasori a punta, per evitare che piccioni e gabbiani causino problemi all’edificio.
  • Sostituzione e rifacimento canne fumarie – In presenza di canne fumarie danneggiate, si interviene per la rimozione o il rifacimento delle stesse.
  • Smaltimento ed incapsulamento amianto – Le canne fumarie in fibrocemento necessitano una particolare attenzione, ed il lavoro riguarda l’incapsulamento delle stesse, con la possibilità di sostituirle e smaltire quindi l’amianto presente.
  • Sostituzione gronde e pluviali – L’intervento riguarda l’impermeabilizzazione dei canali delle grondaie e l’eventuale sostituzione degli stessi.
  • Rifacimento frontalini – I frontalini dei balconi sono uno degli interventi più comuni quando si parla di ristrutturazione edilizia, e l’intervento prevede la rimozione delle parti pericolanti e l’eventuale rifacimento.

Rinunciare ai ponteggi implica una serie di vantaggi considerevoli: la riduzione dei tempi di realizzazione, l’abbattimento dei costi e la poca invasività dei lavori, facendo dell’edilizia acrobatica una soluzione davvero vantaggiosa per il cliente.

Tutte le lavorazioni eseguite con questa metodologia rispettano le norme di sicurezza previste dalla legge, e gli operatori che eseguono gli interventi sono altamente qualificati attraverso la frequentazione di corsi specifici per lavorare ad alta quota (esiste a proposito il Decreto Legislativo n. 81/2008, testo coordinato con il Decreto Legislativo n. 106/2009).